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LA DANZA DEL VENTRE RACCONTATA DALLE LUNE D’ORIENTE

di Marika Suhayma

La “Danza del ventre”, è il termine più usato in occidente per esprimere l’ insieme di danze tipiche del Medioriente, che negli ultimi decenni, sta prendendo piede nei paesi occidentali, grazie soprattutto ai benefici fisici che attuano sul corpo i movimenti dolci di questa danza, che può essere iniziata dalle donne anche in età adulta, senza dover avere particolari doti atletiche o caratteristiche fisiche, e grazie alla femminilità dei movimenti, che spinge le donne occidentali a ritrovare quella parte misteriosa e aggraziata che sembra essersi perduta nell’era moderna.
La danza del Ventre, è la Danza della Donna per eccellenza, in quanto, a qualsiasi età può essere praticata, e vanta di stili talmente numerosi che non ci si annoia mai di esplorare tutti gli aspetti che circondano questa disciplina. Immaginiamo di dover imparare tutte le danze di folclore presenti in ogni regione italiana…e poi moltiplichiamole per tutto il Medioriente…riuscite ad immaginare quante possano essere?
Ogni area geografica, anche piccola, ha un suo stile caratteristico. La danza Saidi (con il bastone) che si danza nel Sud Egitto, la danza della Melaya, che si danza ad Alessandria, lo stile Gawazee, tipico dei nomadi egiziani, le danze Hagalla e Siwa delle Oasi del deserto, le danze focloristiche Tunisine e Marocchine, il Baladi, uno stile egiziano che racchiude in sé la perdita della propria terra di origine,  il Khalegee delle popolazioni del golfo, fino agli stili più moderni, come la danza del velo, della spada, e il Raqs Sharqi…e moltissimi altri.
Ognuna di queste danze racchiude in se la storia di un popolo, la tradizione che si è perpetuata negli anni, grazie alla prima forma d’arte in movimento, la danza.
Le origini di questa danza sembrano essere molto antiche, e si perdono nella storia dell’antica Mesopotamia, nelle danze per il culto della Dea madre, e nei rituali di preparazione al parto. Come le danze della tradizione Sufi, le radici della danza del ventre sono di epoca preislamica, e si sono tramandate oralmente di generazione in generazione, e attraverso le migrazioni e le colonizzazioni, si sono via via diversificate acquisendo caratteri identificativi tipici dell’area geografica che le ospitava. I primi cenni scritti di quella che viene definita “Danza del ventre” sono di epoca napoleonica, quando i colonizzatori occidentali si stupivano dei movimenti liberi e allegri delle danzatrici che si esibivano nelle piazze, tanto da raccontarlo nei loro diari di viaggio.
Bisogna innanzitutto ricordare che queste forme di danza sono un modo di stare insieme e condividere la gioia di un evento importante, come un matrimonio o una nascita, prima ancora che una forma di spettacolo.
La danza è nel sangue dei popoli mediorientali, si danza in strada, mentre si accompagna il corteo della sposa, si danza tra donne, in casa, per festeggiare un fidanzamento, e questo in ogni ceto sociale, e danzano sia le donne che gli uomini.  E’ proprio ricreare questo spirito di condivisione e festa ciò che io e il mio gruppo, Le Lune D’Oriente cerchiamo di fare durante le nostre lezioni di danza. Non solo insegniamo i passi e le combinazioni, ma cerchiamo di trasmettere e rievocare lo spirito e il sentimento che nasce nelle danze corali.
Le Lune D’Oriente sono un gruppo di danzatrici professioniste, tutte di nazionalità italiana, accumunate da una forte passione per la danza del ventre, e per la cultura e l’arte mediorientale.
Come gruppo siamo nate nel 2005 ed oggi, dopo 10 anni abbiamo accumulato una quantità infinita di esperienze in spettacoli, viaggi nel Medioriente, e a corsi di danza in tutta Roma. 
La danza del ventre ha un forte potere aggregante, tipico della cultura mediorientale, per questo, noi Lune D’Oriente abbiamo partecipato anche a  numerosi eventi di beneficienza in Italia e all’estero (in Irlanda per il Waterloo Ball di Belfast e in USA per la WesterMoon Belly Dance Company) accumunando arte, danza e solidarietà.
Può sembrare strano scoprire che un gruppo di ragazze italiane si sia appassionato così tanto ad una cultura lontana e diversa, tanto da crearne la propria professione e ragione di vita, ma quando si vuole intraprendere un percorso di studio con serietà, la materia che stiamo studiando diventa parte di noi. Spesso qualcuno del pubblico si avvicina a noi parlando in arabo, scambiandoci per egiziane o marocchine, e questo ci lusinga, perché significa che abbiamo assimilato così tanto attraverso la danza, da esprimere in pieno attraverso la musica e movimenti, una cultura e una storia che non ci appartengono dalla nascita, ma che vivono nei nostri cuori…”Shukran” rispondiamo…”non siamo arabe, ma amiamo e rispettiamo la vostra cultura e le vostre tradizioni”.
Grazie alla nostra passione per la danza del ventre, e alla nostra amicizia nata all’interno del gruppo, abbiamo percorso strade e fatto esperienze che non avremmo mai immaginato di fare. Siamo state chiamate a ballare ovunque, come rappresentati della Danza del Ventre e della cultura araba in generale, pur essendo italiane.
Quello che raccomandiamo sempre è di rispettare una danza così antica e vasta, e di approcciarsi quindi con un intento serio, cercare insegnanti qualificate e rivolgersi solo a professioniste che abbiano esperienza non solo nel campo dell’insegnamento della danza, ma anche nella cultura mediorientale, perché questa danza non è solo una forma di sport, ma una vera e propria forma d’arte, e come tale deve essere studiata. Con passione, dedizione e serietà.
Per tutte le donne che fossero interessate ad approcciarsi a questa danza così particolare e ricca di storia, potete trovare i corsi delle Lune D’Oriente a Casalotti, Boccea, Palmarola, Aurelia, Portuense, Magliana, Eur Torrino.

I siti delle Lune D’Oriente
www.lelunedoriente.net
www.marikasuhayma.it

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