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UN POSTO AL SOLE: INTERVISTA A MARINA TAGLIAFERRI

di Heather Francis Iermano

lasvolta.info intervista alcuni dei protagonisti della soap opera “Un Posto al Sole”. Protagonista questa settimana, Marina Tagliaferri che  interpreta il ruolo di Giulia Poggi. 

Personalità artistica eclettica, attrice a tutto tondo di teatro, cinema e  televisione, oltre che doppiatrice affermata. Diplomata all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico,  Marina Tagliaferri durante gli anni '70 inizia un’intensa un’intensa attività teatrale con grandi compagnie, tra cui l'“Amleto” di Carmelo Bene. Sono i mitici anni '80, Marina si affaccia alla televisione con Gassman e L'Edipo Re e con alcuni sceneggiati di successo come I ragazzi del muretto, Caro maestro 2, Un prete tra noi 1 e 2 e tanti altri.Nel 1996-97 la ricordiamo in una pubblicità della carne Simmenthal che l'ha vista testimonial per ben 3 anni. Il suo sogno nel cassetto è fare un musical.


Sei stata tra le prime attrici della fiction, cos'è per te Un Posto al sole?
Beh, UPAS è ormai per me una specie di famiglia. Quando passi quasi vent'anni accanto a qualcosa che cresce insieme a te, lo diventa inevitabilmente. E poi è un fenomeno quasi unico e anomalo per un attore, abituato a cambiare sempre i personaggi. Qui il personaggio non cambia, ma cambiano le fasi della vita, l'età!

Altruista e sensibile, Giulia ha trovato nella maternità e nel lavoro la sua realizzazione. Cosa ami interpretare del personaggio di Giulia Poggi?
Giulia è un personaggio poliedrico, è mamma, nonna, assistente sociale. Ha amato tranquillamente e passionalmente. È coraggiosa, rivoluzionaria e tradizionale al tempo stesso. Cosa chiedere di più? Amo tutto questo!


Mai eccentrica, dotata di un elegante buon gusto nello scegliere sempre i vestiti giusti: Giulia è una personalità che “vesti” bene?
Vestirmi bene... lo spero. Questo lo deve sentire il pubblico. Certo Giulia ha molti "vestiti", ed io ho dovuto imparare a portarli nel modo giusto!


Secondo te a quale lato del carattere di Giulia è più legato il pubblico italiano?
Io credo che il successo di Giulia sia dato dal fatto che lei naon ha un solo lato, ma ne ha parecchi. Quindi persone diverse la seguono con passione, desiderando magari di avere il coraggio di affrontare altri "lati" come fa Giulia!


Puoi darci qualche piccola anticipazione?
Purtroppo sapete tutti che questo non ci è dato di farlo. Posso solo dire che nessuno delle sopracitate caratteristiche verrà lasciata in disparte. Giulia affronterà altre sfide e altri momenti della vita.


Cosa pensi della televisione italiana di oggi? E delle fiction?
Se si parla di televisione in generale, direi che senz'altro rispetto a una decina d'anni fa c'è più informazione, forse anche perché la concorrenza ha fatto da stimolo. Ma trovo che sia carente culturalmente parlando. Spesso i programmi interessanti in quel senso sono relegati in orari quasi impossibili, di notte. E poi manca il teatro! Tanti anni fa c'era ed era seguitissimo. Io stessa ne fui colpita, ero bambina, ed è stato uno dei motivi per cui poi ho voluto scegliere questa strada. Incredibile ma vero. Fu la televisione a farmi conoscere il teatro. E adesso? Trovo veramente scandaloso che la televisione lo ignori. 
Per quanto riguarda le fiction, ormai hanno preso il sopravvento ma non tutte sono all'altezza.


Da poco hanno annunciato la fine di Cento Vetrine, un'altra fiction italiana seguitissima, che ci sai dire in merito?
Beh, Cento Vetrine come prima fu Vivere, è una nostra costola. Nasce dall'esempio del nostro format. Credo che rispetto a loro noi abbiamo avuto la fortuna di stare a Napoli, una città che ci ha aiutato e... difeso.

Donna, madre e moglie, Giulia ha attraversato crisi, tradimenti, separazioni, ciò nonostante il valore della famiglia è assoluto. Pensi che la famiglia sia un valore che oggi possa ancora essere salvato?
La famiglia ha un grossissimo valore che bisognerebbe salvare. Ha un valore economico, etico, culturale e per chi ha fede anche religioso.Il problema è che molto spesso le persone che si sposano non sono realmente consapevoli di stare creando una famiglia. Seguono un’istinto che di base è corretto, ma non sono pronti ad affrontare tutte le problematiche che ne conseguono. Magari lo sanno fare all'interno di una società ma non all'interno di una famiglia. Ma in fondo la famiglia è una delle prime forme di società!

 Hai mai provato a pensarti senza Un posto al sole?
Certo che c’ho pensato. L'ho anche in qualche modo vissuto. Diciamo che adesso siamo anche noi più consapevoli che tutto può finire. Nel frattempo è passata anche una bella fetta di vita quindi... come dice quel vecchio proverbio"Finché dura... fa verdura"!


Ormai se ne parla tanto: adozioni gay, fecondazione assistita, matrimoni omosessuali. Che ne pensi? Dicci anche la tua.
Beh, avete citato tre cose che ci vorrebbe una intervista a parte per dire quello che uno ne pensa. Credo che qualunque forma di amore sia valida purché sia veramente amore. E credo che dietro la parola amore ci debba 
essere la parola "responsabilità"!


Altri progetti paralleli o futuri a UPAS?
Quest'anno ho girato anche la fiction "Che Dio ci aiuti". È stata una bella esperienza. Spero che ce ne siano altre presto. Nel frattempo continuo a fare il mio amatissimo doppiaggio. Anche quello in fondo è un'altra specie di famiglia per me!

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