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A Campoli Appennino in mostra l’oro nero

Appello del sindaco ing. Pietro Mazzone che invita turisti e visitatori nella patria del tartufo in Ciociaria ai confini del Parco Nazionale d’Abruzzo a conoscere il  prodotto, la natura, il verde di questa terra, cibi e territori fantastici.

Da Campoli Appennino di Lorena Fantauzzi

Nei prossimi due week end di novembre, Campoli Appennino estremo lembo laziale che confina con il Parco Nazionale d’Abruzzo  diverrà la Capitale del tartufo e sarà tappa obbligata per chi ama la natura, la buona cucina e la natura. E saranno migliaia i turisti che accoglieranno l’invito dell’ing. Pietro Mazzone, sindaco della cittadina.

Venite a Campoli  Appennino– invita  il sindaco  Mazzone -  per apprezzare la bontà dell’Oro Nero, della Ciociaria, nei ristoranti che proporranno un menu speciale per l’occasione. Oltre a gustare piatti a base di Sua Maestà il Tartufo, i visitatori potranno ammirare dal balcone naturale di piazza Umberto I l’orso bruno marsicano che dimora nell'Area Faunistica a lui dedicata, realizzata all'interno della collina carsica sui cui bordi si snoda il nostro paese come se fosse un presepe naturale”.

Come non accogliere l’invito fatto dall’amministratore campolese prestato dalla professiome alla politica che svolge il proprio lavoro con dedizione e abnegazione e sa coniugare la creatività, la buona amministrazione e la lungimiranza nella prospettiva politica sociale con progetti nuovi di grande spessore. Un plauso, ing, Mazzone!

Il tartufo può essere considerato un simbolo della cultura e della tradizione del comune di Campoli Appennino, città del tartufo. La storicità di questo prodotto è confermata dalle numerose fonti storiche a testimonianza che in passato, per la sua prelibatezza, veniva inviato in dono a re e principi. La Fiera del tartufo, che viene svolta 3 volte all’anno ed è diventata nazionale, testimonia come il forte legame prodotto-territorio trovi una sua collocazione anche a livello sociale.

Da secoli i campolesi raccolgono e commercializzano il tartufo; si tratta del tartufo nero, conosciuto dal Settecento. Raccolto grazie ai cani, è venduto e viene utilizzato nella gastronomia locale.

              


Il termine "tartufo" o "tartufalo" ricorre frequentemente in alcuni conti comunali fin dalla metà del XVIII secolo, a testimonianza che la tradizione della raccolta del prezioso fungo ipogeo è già affermata e nota e risale certamente a date molto più antiche.

Ciociariaturismo promuoverà in occasione della prossima BIT di Milano pacchetti turistici che comprenderanno Campoli Appennino e la Valle di Comino con i suoi tesori naturalistici, artistici ed enogastronomici come il tartufo, il vino doc cabernet di Atina e il fagiolo cannellino di Atina.

Il nome “Campoli” deriva da campulus, diminutivo del termine latino campus  (terra, campo). Con il  Regio Decreto del 26 Luglio 1863 n. 1425 il paese  chiamato solo Campoli,  fu denominato “Campoli Appennino”.

Sulle origini di Campoli non si hanno notizie certe, si suppone che risalgano ad un epoca alquanto remota.  Molti  paesi del ducato di Alvito discendono dall’antica Cominio, i cui abitanti superstiti allo sterminio delle legioni romane edificarono nuove abitazioni. Dello stesso avviso è lo storico atinate Tauleri il quale fa risalire le origini di Campoli al 293 a.C. anno in cui alcune legioni sannitiche distrussero con i lori eserciti Atina, Cominio e Aquilonia. Dalla distruzione di queste città ebbero origini: Schiavi, Campoli, Posta, Vicalvi, Alvito, San Donato, Casalvierio, Gallinario ecc. Altre notizie su Campoli le ritroviamo nel periodo medievale tratte dalle cronache Cassinesi in cui si afferma che esso trae le sue origini dal conte Gandolfo.  I Longobardi avevano invaso tutto il territorio compreso tra Lazio e Campania denominato “terra di lavoro” e tra questi territori anche Campoli aveva subito grandi devastazioni. I cittadini scampati alle guerre si rifugiarono sulle montagne ma dopo circa 25 anni quei barbari, che avevano portato il lutto e la desolazione nei luoghi da essi occupati, si impegnarono a farli.


Contatti

 Sede Operativa: Comune di San Giovanni d’Asso Piazza Gramsci, 1 – 53020 San Giovanni d’Asso (Siena)

 0577 803101

 0577 803203

 info@cittadeltartufo.com


Elenco dei ristoranti di Campoli Appennino:

Ristorante  Miramonti 0776/885024

Trattoria La Torre 0776/884074  348/9517681

Club Ristoro Zio Tom Tel. 0776.884013 Cell. 380.7267150

Ristorante "Primavera" Tel. 0776/885393

Ristorante "Le Grotte Della Locanda" 0776/884095

Ristorante "Il Tartufo" Tel. 0776/885070

Pizzeria Il Tomolo 0776.885349 – 333.4228354

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