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URGONO PONTI DI DIALOGO E CONOSCENZA CONTRO LE BARRIERE ANTI-IMMIGRATI

Le restrizioni di Austria ed Ungheria accelerano i passi per lo sviluppo in Italia dei progetti "Buona immigrazione" ed "Istruzione Senza Confini" per favorire un'immigrazione programmata e l'integrazione di immigrati e rifugiati.                      

Se al Consiglio Europeo di Bruxelles si trova il negoziato con Londra, proseguono le tensioni sulla spartizione dei  migranti. Al centro del dibattito ci sono l'Italia e le meno "meno accoglienti" Austria ed Ungheria, contrarie al principio della redistribuzione, alle quali si associano Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.
La Commissione Europea non riesce a posticipare la decisione dell'Austria che attua le sue misure di restrizione: il Paese accoglierà non oltre 80 richiedenti asilo al giorno, dopo di che i confini verranno chiusi. Per 30 giorni l'Ungheria chiuderà tre passaggi ferroviari di frontiera con la Croazia, i passaggi verso la Germania. Dinnanzi al  blocco dei Paesi dell'Europa dell'Est, il premier italiano Matteo Renzi ha suggerito di "tagliare i fondi per lo sviluppo a chi non accoglie i migranti". Le parole di Renzi sono definite dall'Ungheria "una minaccia politica", mentre Thomas de Maizière, Ministro dell'Interno tedesco, minaccia eventuali ripercussioni nei confronti dei Paesi Europei che adottano misure restrittive per l'immigrazione che ricadono sulle spalle della Germania.
"Il quadro europeo ci preoccupa fortemente. Non è innalzando muri e chiudendo le ferrovie che si risolve una problematica così complessa che ci tocca a tutti, senza fare distinzioni tra Paesi, culture e religioni": lo dichiara Foad Aodi, Focal Point in Italia per l'Agenzia dell'Onu UNAOC e Presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), ribadendo che "non è cristiano, né musulmano, né umano chi innalza i muri dinnanzi alla disperazione ed alla richiesta di aiuto".
"La chiusura dell'Austria e del blocco dell'Est verso i  migranti non ci fa desistere dal nostro lavoro costante per l'integrazione - prosegue - anzi, contribuisce ad accelerarlo. Servono servizi socio-sanitari e serve una legge europea per l'immigrazione che sia uguale per tutti i Paesi come proponiamo nel nostro progetto "Buona immigrazione". Contro chi erige mura anti-immigrati, costruiamo ponti di dialogo, con mattoni di  conoscenza e di informazione. A differenza di chi ostacola l'incontro con i nostri Paesi di origine, noi ci uniamo a loro e lo facciamo insieme a  tutti i cristiani, i musulmani, gli ebrei ed i laici, aiutando a vivere chi fugge dalla guerra e dalla morte".
Per questa ragione, Co-mai sostiene insieme all'Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), al Movimento "Uniti per Unire", in partnership con l'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO -  faro nella didattica a distanza, nella ricerca e nella cooperazione internazionale nel Mediterraneo e nel Mondo Arabo - una nuova sfida per l'integrazione con il  progetto "Istruzione Senza Confini". Si tratta di un portale online rivolto agli immigrati ed ai rifugiati, per agevolarne il riconoscimento dei titoli di studio e delle competenze professionali, per consentirne la fruizione gratuita di corsi di lingua, per facilitarne la prevenzione e l'accesso alla cura medica mediante un sistema che fornisce consulenze online in sinergia con un team internazionale che già conta 25 medici, per garantire a tutti il diritto "fondamentale" alla salute. Inoltre, grazie ad una sezione apposita, l'innovativo portale  istruisce con reciprocità, mettendo i migranti a conoscenza dei loro diritti e doveri, li informa sugli usi, i costumi e le norme europee vigenti,  rendendo a sua volta  l'Europa più responsabile e cosciente delle tante persone, culture e religioni che la compongono.
Maria Amata Garito, Rettore dell'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO che ha contribuito a democratizzare l'accesso al sapere anche nei Paesi arabi afferma: "All'interno di una società globalizzata ed interconnessa del XXI secolo non possiamo ignorare l'emergenza immigrazione. Solo lavorando insieme e rispettando le nostre differenze culturali, politiche e religiose, possiamo costruire un futuro migliore. Ci auguriamo che questo portale faccia comprendere a tutti che la diversità rappresenta una ricchezza per l'umanità".

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