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Anche se gli strumenti vengono utilizzati con la presenza della pattuglia, tutti i misuratori elettronici della velocità dei veicoli, devono essere sottoposti a verifica di funzionalità o taratura periodica. E' quanto viene chiarito dalla sentenza n. 113 della Corte costituzionale, che illustra la parziale illegittimità dell’art. 45 del codice della strada.
Il caso vede protagonista un automobilista che ha incassato una serie di sconfitte, in merito all’autovelox, sostenendo che gli strumenti di controllo del traffico necessitano di taratura e di verifiche periodiche. Con una serie di reclami, la sua pratica è giunta ai giudici del Palazzaccio che hanno finalmente accolto le sue indicazioni.
Secondo i giudici di merito nessuna normativa prevede espressamente l’obbligatorietà della taratura periodica degli strumenti autovelox. Ovvero ai vigili elettronici non si applica la legge 273/1991 poiché tale norma riguarda soltanto i controlli metrologici effettuati su apparecchi di misura di tempo, distanza e massa e la necessità di un controllo periodico finalizzato alla taratura dello strumento di misura non vi è se non espressamente richiesto dal costruttore nel manuale d’uso ovvero nel decreto di approvazione.
Articolo di Bea Maurizio
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