09 Mar 2015
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Il Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015 prevede che a partire dal 1° maggio 2015 sarà introdotta la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione che sostituirà le precedenti forme di Aspi e mini-Aspi.
Soggetti beneficiari e requisiti richiesti
Possono richiedere la disoccupazione i lavoratori che, involontariamente hanno perso il lavoro, e che si trovano:
- in stato di disoccupazione;
- possano far valere, nei 4 anni precedenti l’inizio della disoccupazione, almeno 13 settimane di contribuzione;
- possano far valere 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi prima dell’inizio della disoccupazione.
La Naspi viene riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa ed anche nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Sono esclusi i lavoratori a tempo indeterminato dalla pubblica amministrazione e gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato.
Come viene calcolata e in che misura
La Naspi viene calcolata sulla retribuzione imponibile degli ultimi 4 anni, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente 4,33. L’importo erogato non potrà superare i € 1.300,00 che saranno rivalutati annualmente in base all’Istat. A far data dal primo giorno del 4° mese di fruizione, l’indennità si riduce nella misura del 3% per ogni mese successivo.
Durata
La Naspi viene erogata mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni. Dal 1° gennaio 2017 la durata massima sarà di 78 settimane.
Domanda di presentazione e condizioni
La domanda deve essere presentata all’Inps telematicamente, entro i 68 giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro. L'Inps provvederà ad erogare l’indennità a decorrere dal giorno 8 successivo alla cessazione del rapporto di lavoro oppure dal primo giorno successivo alla data di inoltro della domanda, nel caso in cui venga presentata oltre il termine.
L’indennità viene erogata se:
- vi è una regolare partecipazione alle iniziative di attivazione lavorativa e ai percorsi di riqualificazione professionale;
- vi è una ricerca attiva di un’occupazione ed un reinserimento nel tessuto produttivo;
Decadenza
Il lavoratore perde la fruizione a causa:
- della perdita dello status di disoccupato;
- dell’inizio di un’attività di lavoro subordinato o autonomo senza darne la comunicazione;
- del raggiungimento dei requisiti per il pensionamento;
- dell’acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità.
Articolo di Bea Maurizio
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