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Il Jobs act, approvato lo scorso 11 giugno dalla squadra esecutiva, ha cancellato quanto disposto dall’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori in tema di controlli a distanza. Le aziende potranno controllare a distanza il lavoratore mediante gli strumenti che gli verranno assegnati. Al momento risulta che è "vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori".
La novità è stata illustrata tramite la relazione di accompagnamento del provvedimento sulla semplificazione delle procedure e degli adempimento a carico di cittadini e imprese. Questa relazione chiarisce che non avranno bisogno di alcun via libera i controlli ai lavoratori effettuati sugli strumenti utilizzati dallo stesso per rendere operativa la prestazione lavorativa e su quelli di registrazione degli accessi e delle presenze.
I dati che verranno fuori da tali controlli potranno essere "utilizzati ad ogni fine connesso al rapporto di lavoro, purché sia data al lavoratore adeguata informazione circa le modalità d'uso degli strumenti e l'effettuazione dei controlli sempre nel rispetto del Codice privacy".
Articolo di Bea Maurizio
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