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SORAYA E LO SCIA' UNA FAVOLA D'AMORE FINITA MALE NEL SOL D'ORIENTE di Brunetto Fantauzzi

Soraya e Reza Pahlavi una storia dell’oriente


Il loro amore era grande. Ma un crudele destino non l’aveva resa madre! Per cui il suo sposo, il principe dovette ripudiarla. Così finì la favola.

Nel  1953 era stato definito il matrimonio del secolo:  scià di Persia Reza Palhavi sposa, in seconde nozze, nel palazzo Golestan di Teheran, la diciassettenne Soraya Esfandiary Bakhtiari.

Reza Pahlavi regala, alla futura sposa, un diamante di oltre 22 carati, trasformando Soraya in “fidanzata imperiale” per il Trono del Pavone.

 Il matrimonio dura solo fino al 1958, quando lo Scià ripudia Soraya, perché non può dargli figli.

La tristezza, Soraya Esfandiary se la portava scritta in volto. In quei suoi grandi occhi verde smeraldo che, sembrava, non sapessero sorridere. Nemmeno nelle foto del matrimonio con lo Scià Reza Pahlavi, nel febbraio del 1951, Soraya ha uno sguardo felice. Nel suo lungo vestito bianco, con il velo da sposa e il gigantesco bouquet di fiori bianchi sta accanto al suo sposo e imperatore. Ma non sorride, non esprime gioia. Anni dopo, avrebbe confessato, che la famiglia Pahlavi non la fece mai sentire a suo agio, che la madre dello Scià fu sempre troppo presente, troppo ingombrante. Ma lei, certo, non sorrideva mai. Oggi, forse, è fin troppo facile dire che l' infelicità era il suo destino.

Da allora, la bellissima Soraya è descritta dai rotocalchi, come la “principessa triste”... Gli amori tristi e l' illusione del cinema Dalla dolce vita alla solitudine, addio all' imperatrice Soraya di Ranieri di Monaco,  Lei diciannove anni, lui trentadue, si sposano nel 1951. Lei indossa un abito di Dior tempestato da 6.000 autentici brillanti. Il matrimonio nato per esigenze di dinastia sembrerebbe soltanto una unione di convenienza, per dare un erede al trono.

Ma lo Scià, ripudiata la prima moglie Fawzia che non ha saputo dargli un figlio maschio, sceglie su una fotografia la nuova sposa. Ci sono i presupposti per un matrimonio di stato. Invece la stupenda Soraya conquista il cuore dello Scià ed è conquistata da quest'uomo di grande classe che univa l'eleganza regale ad un fascino superiore che solo i grandi uomini della storia possono avere.

L'amore nasce spontaneo e non si tratta di un comune amore ma di una passione così grande che forse può spiegare la triste fine di Soraya. Il sospirato figlio maschio non arriva e nel frattempo lo Scià è costretto all'esilio da basse beghe politiche interne. Si rifugia a Roma, al quarto piano dell'hotel Excelsior, dove, assediato da giornalisti e fotografi rilascia una romantica dichiarazione: per lui ci sono due fedi: il Corano e Soraya. Pochi giorni dopo rientrano in Iran dove si è ristabilito l'ordine. Passano gli anni ma i figli non arrivano e sempre più il terrore attanaglia lo Scià. Una legge dinastica impone al principe di avere un erede o abdicare a favore di un fratello. La sorte però si accanisce ancor di più su questa coppia.

Il fratello minore dello Scià, possibile erede al trono muore in un incidente aereo. Rimane quindi una sola possibilità: sposare un'altra donna che possa dare allo Scià il sospirato erede. Immaginate cosa potrebbe essere, trasferita ai giorni nostri, la tragedia di un amore che deve finire per legge suprema! Cosa potrebbe significare per due persone che si amano profondamente doversi dire addio per l'interesse supremo dello stato. Forse se lo Scià avesse saputo come poi è finita la sua Persia sarebbe fuggito con Soraya infischiandosene dei suoi sudditi. Ma la storia non è questa.


Nel 1958 Soraya si trasferisce in Europa e nel marzo dello stesso anno lo Scià ripudia pubblicamente ed ufficialmente la moglie. La chiama "sposa adorata" e le concede

E' morta a Parigi come Marlene Dietrich, Maria Callas, Romy Schneider. E come Lady Diana. Sue consorelle nel comune destino di essere belle famose infelici. Soraya Esfandiary, exun appannaggio da favola. Lo Scià si risposa ed ha finalmente i tanto sospirati figli maschi da designare come eredi al trono. Trono che perderà pochi anni dopo, rendendo assolutamente vano il sacrificio della bella Soraya.

 imperatrice di Persia, è stata trovata senza vita, dalla governante nella camera del suo appartamento nell' ottavo arrondissement, il quartiere fra la Madeleine e l' Elysée, luogo lussuoso e discreto che ben si confaceva a un' ex imperatrice. Aveva 69 anni, era ancora molto bella, molto sola, molto ammirata, molto triste.

La vita per Soraya da quel momento è un fardello da trasportare sulle spalle, fingendo di vivere una nuova vita. Molte esperienze amare, dal cinema ad un nuovo amore che forse per la prima volta riesce a far sparire quel sorriso triste. Ma anche in questo caso la sfortuna si accanisce contro di lei. Il regista Franco Indovina che le aveva donato un po' di serenità muore nella sciagura aerea di Punta Raisi. La vita di Soraya probabilmente finisce con questa ultima tragedia. Il resto della sua vita, seppur movimentata, va dimenticata per lasciare nella memoria soltanto l'immagine della stupenda principessa.

Io conobbi, la bellissima principessa dagli occhi di giada, quando avevo 16 anni e muovevo i primi passi come collaboratore del Messaggero e la fotografai di nascosto mentre era al sole nel parco del Castello di Balsorano, un maniero medioevale ai confini tra Lazio e Abruzzo, trasformato in hotel, fingendomi cicerone. Ebbi modo di vederla, avvicinarla e notare la sua dolcezza oltreché bellezza che aveva incantato gli uomini di tutto il mondo.

Nel 2002, pochi mesi dopo la scomparsa di Soraya, il famoso anello con brillante è messo all’asta, per 800.000 euro


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