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ACCOLTO IL PIANO NAZIONALE VACCINI 2017 - 2019

Nel Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017 – 2019, sono state introdotte alcune novità riguardanti il concetto di mantenere lo stato polio-free, raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free e garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni per tutte le fasce d’età e tutte le popolazioni esposte maggiormente a rischio. Tra i vaccini si annotano: l’Anti Pneumococco e Zoster per le gli anziani, l’anti Meningococco tipo B, Rotavirus e Varicella per i bambini e l’anti Papillomavirus per gli adolescenti anche maschi. Oltre ai vaccini, il piano prevede di:

1. Mantenere lo stato polio-free

2. Raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free

3. Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e popolazioni a rischio indicate, anche attraverso forme di revisione e di miglioramento dell’efficienza dell’approvvigionamento e della logistica del sistema vaccinale aventi come obiettivo il raggiungimento e il mantenimento delle coperture descritte più oltre

4. Aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni nella popolazione generale, anche attraverso la conduzione di campagne di vaccinazione per il consolidamento della copertura vaccinale

5. Contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili

6. Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, interoperabili a livello regionale e nazionale, tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti)

7. Migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccinazione

8. Promuovere, nella popolazione generale e nei professionisti sanitari, una cultura delle vaccinazioni coerente con i principi guida del presente Piano, descritti come “10 punti per il futuro delle vaccinazioni in Italia”

9. Sostenere, a tutti i livelli, il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il SSN, e la piena adesione alle finalità di tutela della salute collettiva, che si realizzano attraverso i programmi vaccinali, prevedendo adeguati interventi sanzionatori qualora sia identificato un comportamento di inadempienza

10. Attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo, ai sensi della legge 210/1992, per i danneggiati da vaccinazione, coinvolgendo le altre istituzioni competenti (Ministero della Difesa)

11. Favorire, attraverso una collaborazione tra le Istituzioni Nazionali e le Società Scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.

Con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali, sono previste sanzioni disciplinari o contrattuali per gli operatori sanitari che non informano, consigliano e promuovono le vaccinazioni e, questa mancanza, costituisce grave infrazione alla deontologia professionale. 

 

Articolo di Bea Maurizio

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