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L'OMAGGIO A NAPOLI DEL PRINCIPE SAUDITA TURKI AL FAISAL SAUD AI MIGRANTI MORTI IN MARE

Il Principe saudita Turki al Faisal al Saud, Presidente del “King Faisal Center Research and Islamic Studies” (KFCRIS), è in visita a Napoli per rendere omaggio al monumento sacrario composto dal “Totem della pace” con l’urna del “Migrante Ignoto”, dello scultore Massimo Molinari che conserva le reliquie dei migranti provenienti da Lampedusa. L’opera - realizzata con l’impiego del legno dei barconi nel piazzale antistante la Stazione Marittima del Porto di Napoli - è stata donata dalla Fondazione Mediterraneo al Corpo delle Capitanerie di porto Guardia- Costiera in occasione del 150esimo anniversario della loro costituzione, in  tributo al lavoro di chi salva le vite in mare.  Presenziano all’evento l’Ambasciatore della Tunisia in Italia Naceur Mestiri, il Prof. Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, l’Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto di Napoli e il Prof. Foad Aodi, Presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), dell’Associazione del Medici di Origine Straniera (AMSI), del Movimento “UNITI per Unire” e Focal Point per l’integrazione in Italia per l’Agenzia ONU UNAOC.

“Il complesso rappresenta un simbolo di pace universale che vuole dare un riconoscimento ai migranti morti in mare. Questo messaggio si amplifica ogni volta che è reso loro omaggio”, è quanto riporta il Prof. Michele Capasso mentre conferisce al principe saudita il “Premio Mediterraneo 2015” nel corso della sua visita al MAMT (Museo della Musica e delle tradizioni). La stessa giornata vede rinnovarsi il protocollo d’intesa tra la Fondazione ed il KFCRIS per consolidare quelle “azioni concrete tese a valorizzare ciò che unisce ed ha unito il mondo arabo e il mondo occidentale”.  

A seguito della missione in Israele e Palestina volta alla costruzione dell’ Ospedale “Italia per la pace” nella città palestinese di Tira, e della recente nomina a membro del Consiglio Esecutivo della RIDE - Rete Italiana del Dialogo Euromediterraneo - il Prof. Foad Aodi esprime il suo sostegno nei confronti di tutte le iniziative che promuovono il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo incentivando nuove politiche per l’integrazione.

Secondo fonte (Agenzia Nova) - L’ex capo dei servizi segreti sauditi, principe Turki al Faysal al Saud, ha affermato che “è necessario in questa fase rivedere la struttura organizzativa dell’Onu per evitare che si verifichino nuove guerre”. Secondo quanto ha spiegato il membro della famiglia reale saudita,  intervistato da “Agenzia Nova”, la struttura dell’Onu come organizzazione mondiale che nella sua carta sostiene di promuovere la pace nel mondo andrebbe rivista. "Effettivamente nei suoi primi decenni di vita l'Onu ha operato in tale senso promuovendo la distensione mondiale e dando vita a varie agenzie umanitarie che hanno contribuito ad alleviare le sofferenze delle popolazioni nelle zone di crisi”, ha dichiarato Turky al Faisal.
Secondo l'ex responsabile dell'intelligence di Riad, “negli ultimi anni sono morti milioni di persone in modo rapido nel mondo e il Medio Oriente è stata la regione che più ha sofferto anche per un mancato intervento delle Nazioni Unite". Nel quadro di tale situazione Turky al Faysal sottolinea che ora è necessario cambiare la struttura dell’Onu: "La Lega araba ha tentato di dare alle Nazioni Unite il ruolo che gli compete per porre fine alla guerra in Siria, ma non è stato possibile per il veto russo e questo non è accettabile, quindi dobbiamo ripensare alla sua struttura e alle sue regole e questo è stato più volte chiesto anche dal re Salman Bin Abdel Aziz”.
 Nel primo giorno della sua visita il principe Turky al Faysal ha tenuto un simposio presso l'Università di Roma Tor Vergata, Villa Mondragone e una tavola rotonda nel quadro del Festival della Letteratura di Viaggio evento promosso dalla Società Geografica Italiana. Nel corso di un simposio organizzato dall’Università di Roma, Tor Vergata, l’ex capo dei servizi segreti sauditi, ha tenuto una Lecture dal titolo “Il nuovo scenario politico nel mondo arabo”. Parlando di quanto sta avvenendo nella regione del Golfo e in tutto il Medio Oriente, il membro della famiglia reale ha spiegato che “ci sono problemi non facilmente superabili con l'Iran" fra cui il suo programma di acquisire armi nucleari, la sua occupazione delle tre isole appartenenti agli Emirati Arabi Uniti, e la sua ingerenza persistente negli affari degli stati arabi per promuovere le divisioni settarie.
 Per quanto riguarda la questione delle armi nucleari, l'ex responsabile dell'intelligence saudita ha precisato che in più di un'occasione Riad "ha ribadito che l'Iran, come tutti gli altri paesi, ha il diritto di perseguire i suoi piani per lo sviluppo di tecnologia nucleare per usi pacifici", sottolineando tuttavia che l'Arabia Saudita continua ad insistere sul fatto che Teheran dovrebbe rinunciare al suo obiettivo di acquisire armi nucleari”. Al simposio era presente l’ambasciatore saudita in Italia, Rayed Kahlid A. Krimly, insieme ad altri rappresentanti di delegazioni diplomatiche dei paesi arabi.

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