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TUNISIA, CO-MAI E LE ASSOCIAZIONI TUNISINE SCENDONO IN PIAZZA A ROMA. UNIONE NEL DOLORE E CONDANNA AL TERRORISMO

di Elena Rossi

A poco più di 4 anni dalla rivoluzione dei gelsomini e dopo una lunga e travagliata stagione culminata pochi mesi fa con l'elezione e con le speranze di una rinascita democratica, la Tunisia torna a rivivere l'incubo del terrorismo con la strage al museo di Bardo.
Il tentativo di far morire sul nascere la democrazia è fallito e chi lo ha sostenuto e sponsorizzato pagherà caro, molto caro, il suo progetto assassino.
E' un momento difficile, ma ancora una volta questo popolo saprà difendere la propria dignità e la propria libertà per rendere, finalmente, alla Tunisia quello che è suo: uno spazio di accoglienza e di amicizia verso tutti i popoli e tutte le culture.
Con l'attacco di Tunisi, hanno cercato di ferire a morte la fragile democrazia tunisina. La Tunisia sta compiendo sforzi giganteschi sulla strada del consolidamento democratico, dimostrando che dopo la “rivoluzione dei gelsomini” e le primavere arabe è possibile costruire in un paese arabo un futuro democratico e libero. Proprio per questo motivo l'obiettivo dei terroristi è chiaro: colpire la Tunisia perché l'affermazione della democrazia in quel paese è l'ostacolo vero alla destabilizzazione in tutta l'area.
Chiediamo a tutti gli amici di non interrompe il naturale processo di convivenza tra le due sponde del mediterraneo e di continuare a visitare la Tunisia e incoraggiare la fragile democrazia tunisina.
Ma chiediamo anche che l’Europa sia capofila per richiamare la Comunità Internazionale alle proprie responsabilità per sconfiggere il terrorismo.
Infine i gelsomini rifioriscono a Tunisi e con essi anche la speranza di una rinascita democratica.

Talora il dolore condiviso diventa forza reattiva che esprime solidarietà, amore e rispetto.  È proprio questo che è accaduto questo sabato a Roma, quando in poche ore si sono raccolte in corteo le principali Associazioni arabe e tunisine in Italia. C’erano l’Osservatorio per l’eguaglianza tunisina e la democrazia, Al Nahdah d’Italia, Il Coordinamento degli intellettuali tunisini, l’Associazione Donne Musulmane d’Italia, l’Associazione Nordafricani in Italia (A.I.N.A.I), l’Associazione Nahdha d’Italia, l’Associazione degli Algerini in Italia (EL DJAZAIR),La Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) , presenzia in rappresentanza dell’Ambasciata tunisina anche il Direttore del Centro Socio Culturale  tunisino a Roma Faouzi Mrabet.    

Una moltitudine di persone di età, paesi e religioni diverse, riunite insieme per esternare la loro solidarietà alla Tunisia e all’Italia, a quelle vittime che in un solo giorno hanno terminato la loro esistenza nell’attacco terroristico dell’Isis al museo del Bardo di Tunisi.

Il Prof. Foad Aodi Presidente di Co-mai e Uniti per Unire dichiara con dolore e commozione: “Siamo tutti tunisini. Mettiamo la nostra faccia per dire No al franchising del terrorismo, No al consorzio del terrore. Ribadiamo che l’Islam è tutt’altro, è pace, libertà e purezza”.

Il Presidente Aodi rilascia un commento altrettanto forte in diretta all’emittente tv tunisina: ”Siamo solidali con la Tunisia che è per noi un simbolo di libertà e di democrazia. La Tunisia ha dato il via alle Primavere Arabe ed ha lottato per un Governo post-Primavera. Questo Governo lavora per la democratizzazione e fa degli sforzi immensi per contrastare l’immigrazione illegale”.

Proprio come i bambini arabi delle seconde generazioni alzano insieme le bandiere italiana e quella tunisina, sembra che la Tunisia in questa giornata tenga la mano all’Italia in una marcia di dolore e di forza, quella che si ritrova   nell’unione.

Il Direttore del Centro Socio Culturale  tunisino a Roma Faouzi Mrabet, gli esponenti delle Associazioni tunisine Mohmede Ben Mohmed, Fathi Abed insieme al Presidente Foad Aodi ed al Segretario Generale della Co-mai nonchè Presidente della Comunità algerina in Italia Kamel Belaituche hanno espresso la loro solidarietà ai famigliari delle vittime italiane, tunisine e straniere ed i ringraziamenti del mondo arabo e del popolo tunisino  al Presidente Matteo Renzi ed il Ministro degli Esteri Lorenzo Gentiloni per la loro sensibilità e per il sostegno dimostrato al loro Paese. La solidarietà e la lotta comune non cessano in un giorno. 

La Co-mai esprime solidarietà anchè al popolo Yemenita ed al popolo libico ed  invita tutti all'unione contro il terrorismo, contro le strumentalizzazioni politiche , l'islamofobia ed il razzismo religioso per trovare delle soluzioni politiche concrete a tutti i conflitti aperti nei nostri Paesi di origine. 

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