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L’IMPEGNO DI CO-MAI, UNITI X UNIRE E AMSI NEI GIORNI DEL TERRORE INTERNAZIONALE E CON IL CUORE SIAMO TUTTI A PARIGI PER DIRE: “NOT IN MAY NAME”.

da quotidiano on line "La voce del Popolo" dir. Elisabetta Nibbio

ROMA – Co-mai, Uniti x Unire ed Amsi si impegnano in Italia prendendo una posizione attiva sul dramma che ha colpito la Francia. Durante la manifestazione di solidarietà verso la testata francese svoltasi l’8 gennaio a Roma a Piazza Farnese, si sono uniti in una sola bandiera quanti hanno espresso lo sdegno per questo massacro. La Co-mai non ha avuto timore ad esporsi ed interviene per voce del suo presidente Prof. Foad Aodi che nelle varie interviste alle testate nazionali ed internazionali rilascia dichiarazioni incisive in tal senso. “Ribadiamo la condanna assoluta nei confronti dell’Isis e di tutti i movimenti islamici integralisti – tuona con fermezza Aodi – che seminano terrore e morte in tutto il mondo. Oltre a ciò ci uniamo con il cuore e lo spirito verso tutte le vittime innocenti. Dobbiamo lavorare assieme all’Onu per ristabilire la pace e la fratellanza a livello internazionale. Chiediamo anche una maggiore coesione a tutti i musulmani ed arabi che non si identificano con questa visione ‘distorta’ della religione islamica perché il terrorismo non ha niente a che vedere con la nostra religione. La Co-mai chiede inoltre un maggiore approfondimento su quanto accaduto per incrementare la sicurezza che tuteli tutti i cittadini siano essi ebrei, musulmani, cristiani o di altre confessioni religiose”.
Amsi, Co-mai e Uniti X Unire continueranno il loro impegno a favore del dialogo interreligioso che si rafforza anziché affievolirsi davanti ad ogni difficoltà che si contrapponga a questo cammino.
“Vogliamo rimanere uniti per fronteggiare il terrorismo. Questo pericolo riguarda tutti – incalza Foad Aodi – per questo proponiamo al mondo politico, istituzionale, arabo ed islamico in Italia di Istituire una legge per l’immigrazione europea che comprenda tutti gli aspetti dell’immigrazione e che sia basata sul principio ‘diritti e doveri’. Istituire un coordinamento europeo, arabo e mediterraneo per risolvere la questione dell’immigrazione irregolare ed intensificare gli accordi bilaterali. Promuovere azioni diplomatiche per risolvere le questioni politiche più delicate nei nostri paesi di origine. Tutelare con la politica d’accoglienza e il rispetto dei diritti umani degli immigrati e dei rifugiati politici in disagio sociale ed economico. Coinvolgere di più le comunità e le associazioni per gli immigrati in Italia per avere un monitoraggio ed allo stesso tempo un confronto continuo sulla situazione dell’immigrazione e le problematiche ad essa correlate.
Che tutte le comunità ed associazioni arabe e musulmane in Italia intensifichino il dialogo ed il confronto tra di loro e con l’istituzione italiana a favore della proficua convivenza e per isolare, segnalare e combattere i pericoli che arrivano dal Web, Facebook, Twitter ,Video musicali e finti Rapper infiltrati e convertiti all’Islam – conclude Aodi – ed anche le strumentalizzazioni vergognose nei confronti dei musulmani ed arabi in italia promosse dai partiti di estrema destra”.

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