SEI MESI PER IL DIVORZIO BREVE, ORA E' LEGGE

Per il divorzio breve e per lo scioglimento del matrimonio servirà un periodo di minimo sei mesi dalla separazione. Se invece della procedura consensuale si è scelta quella giudiziale il periodo è di un anno. Si tratta di un taglio netto dei tempi visto che l’attesa tra la separazione e il divorzio in precedenza era di 3 anni. Fino a ieri, per la richiesta di divorzio, era previsto che trascorressero 3 anni dalla prima udienza di separazione. 

La riforma, anche per i giudizi in corso, si applica:

- sulla durata riducendo a 6 mesi nel caso di separazione consensuale e a 1 anno in caso di separazione giudiziale;

- sulla decorrenza, anticipandola in caso di separazione consensuale alla data del deposito del ricorso congiunto e, in caso di separazione giudiziale, alla data della notifica all’altro coniuge.

La nuova normativa lascia invariato l’iter separazione-divorzio e si limita a ridurre i tempi del cosiddetto ripensamento, al fine di favorire la riconciliazione dei coniugi.

Per le separazioni giudiziali, la riduzione del termine comporterà che, la domanda di divorzio verrà proposta contestualmente alla causa di separazione sulle questioni accessorie, ovvero affidamento dei figli, mantenimento dei figli e del coniuge, ecc, che provocherà indubbiamente una sovrapposizione di giudizi. Per questo motivo, il legislatore prevede che la causa di divorzio dovrà essere assegnata al giudice della separazione. Tale sovrapposizione provocherà una complicazione nell’iter giudiziale con il quale si giunge al divorzio.

 

Articolo di Bea Maurizio

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