LE SPESE OUT OF POCKET NELLA SANITA'

Le spese "Out of Pocket" traducibili in “di tasca propria”, rappresentano le spese a carico della persona o della famiglia sostenute per prestazioni sanitarie, in esse non sono incluse le spese assicurative pagate direttamente dai privati. Nel nostro Paese la spesa Out-of-Pocket è stimata per quasi  30mld di euro anno e le visite che risultano a carico interamente delle famiglie sono quelle odontoiatriche per quasi il 92%, quelle ostetrico-ginecologiche per il 65%, quelle dietologiche per il 57%, quelle dermatologiche per il 53% e quelle oculistiche per il 51%.

La Regione Lazio risulta essere quella più elevata di utente “interamente pagante” per esami specialistici.

Il 55% delle famiglie paga di tasca propria le visite specialistiche e gli accertamenti diagnostici, sia per evitare le lunghe liste d’attesa, sia perché gli importi dei ticket sono alti da spingere le famiglie verso i privati. Oltre 3 milioni di italiani (ex classe media), a causa delle spese sanitarie, hanno problemi economici e, di questi, oltre i 2,5 mln si sono visti costretti a rinunciare ad analisi, cure odontoiatriche e visite specialistiche. 

Si stima che le famiglie nel nostro Paese sostengono una spesa annua pati ad € 1.840 per spese socio-sanitarie e circa 300.000 famiglie si sono ridotte in miseria per le spese sostenute. Per le famiglie in stato di povertà, le spese considerate "catastrofiche" sono quelle per cure odontoiatriche, assistenza agli anziani, farmaceutiche e specialistiche.

In conclusione, si evidenzia che, oltre la metà delle famiglie italiane, per le motivazioni sopra espresse, paga di tasca propria le visite specialistiche e gli accertamenti diagnostici, causando, uno dei principali fattori di impoverimento delle stesse.

Esiste una soluzione? www.mutuairisitalia.org lo è.

 

Articolo di Bea Maurizio

altre notizie