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Immigrazione, Foad Aodi:
"La soluzione nella vera cooperazione internazionale tra le due Sponde del Mediterraneo"
Sono circa 215 mila i morti in Siria, 3,8 milioni i rifugiati dei quali la metà sono bambini. Più di 4 milioni i profughi contati dall'Alto Commissario Onu. Intrappolati nel Paese o in fuga verso l'Europa. Quella siriana è solo una delle guerre che lacerano il Medio Oriente. Morte, macerie e povertà. Scenario condiviso da realtà diverse ma tanto vicine in termini di disperazione.
L'Associazione dei Medici di Origine Straniera AMSI riporta i dati più recenti delle fonti mediche yemenite, il risultato di una guerra civile che si è aggravata dai bombardamenti contro i ribelli houti. 7.400 il numero dei feriti, 3.114 quello delle vittime: 745 bambini, 564 donne, 1.805 uomini. Più di 300 mila case andate in frantumi, 67 ospedali, 305 scuole e centri per l'istruzione e 27 Università.
"Siamo profondamente preoccupati per questa crisi internazionale", commenta Foad Aodi, Presidente della Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), dell'Associazione dei Medici di Origine Straniera AMSI. "Riceviamo continue richieste di aiuto nei nostri sportelli AMSI dall'Italia e dall'estero" - prosegue -"assistenza sanitaria, riconoscimenti di titoli di laurea estere , pratiche amministrative sono all'ordine del giorno. Vogliamo fornire un aiuto concreto a chi vive una situazione di disagio". Secondo il Presidente di Co-mai la risposta alla mancanza dei servizi socio-umanitari nei Paesi di origine si trova nella vera cooperazione internazionale tra i Paesi dell'Euro-mediterraneo.
"Rafforzati dalla mia designazione a Focal Point per l'integrazione in Italia per l'Agenzia dell'ONU UNAOC – da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale - portiamo avanti con i medici di tutto il mondo una rete attiva di sostegno agli immigrati ed alle vittime delle guerre. Abbiamo aderito alla RIDE- Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo, che speriamo di arricchire con la nostra competenza. Nel recente incontro di Roma, abbiamo individuato in sanità, cultura, arte e sport i punti da sviluppare in termini di cooperazione con l'Ambasciatore della Lega Araba in Italia Nassif Youssef Hitti, il Suo Vice Zouheir Zouairi, Prof. Michele Capasso, Presidente della Ride e il Coordinatore delle iniziative euro-mediterranee alla Farnesina, Enrico Granara. Sono dei linguaggi universali che uniscono e non dividono. Possiamo in questo modo favorire lo sviluppo di tendenze sociali spontanee e inclusive. La RIDE, creata nel 2013 per unificare i soggetti italiani più impegnati nel dialogo interculturale euro-mediterraneo attraverso la Fondazione Anna Lindh (quest’ultima operante da Alessandria d’Egitto), abbraccia il lavoro svolto da Amsi, Co-mai e “Uniti per Unire” per ricercare nuovi spazi e imprimere nuova linfa alle attività di dialogo e di incontro tra tutti i soggetti della società civile attorno al Mediterraneo. La RIDE ha il grande vantaggio di contare sulla ventennale esperienza della Fondazione Mediterraneo (FM), fondata a Napoli dall’Arch. Capasso, quale promotore del primo forum della società civile di tutto il Mediterraneo. L'unione di risorse e delle diverse conoscenze favorisce naturalmente il dialogo tra le due Sponde del Mediterraneo". (Aodi).
29 Mag 2015
Caparezza incontra i fan a Romaest e firma le copie del suo nuovo album 'Prisoner 709' Martedì 26 settembre, alle ore 17:00, presso l'area eventi, secondo piano ingresso nord, del Centro Commerciale Romaest, Via Collatina, 858, Caparezza incon [...]